Come capire se un bambino vive un disagio?

bambini saltano

Caro genitore fai attenzione ai segnali!

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campana allarme

I bambini, nel corso dello sviluppo, cambiano comportamento, abitudini, modi di reagire e modi di relazionarsi con il prossimo,  come spiegato dal Neuropsichiatra Infantile prof. Oliviero Bruni dell’ospedale sant’Andrea (che puoi leggere cliccando qui)

Ma quando dobbiamo preoccuparci?

In alcuni casi può capitare di osservare dei cambiamenti insoliti in tuo figlio/figlia, che destano preoccupazione. Questi cambiamenti nel comportamento del bambino possono essere segnali di allarme per la presenza di un disagio psicologico da non ignorare.

Nella maggioranza dei casi, i cambiamenti che osserviamo nei nostri figli sono fisiologici e non destano preoccupazioni: specialmente nell’età scolare (6-18 anni) tuo figlio sta crescendo e modifica se stesso in relazione all’ambiente che cambia. 

Vediamo insieme alcuni dei comportamenti da tenere sott’occhio:

 Cambiamenti nelle abitudini alimentari: 

sana alimentazione
  • Improvvisa mancanza di fame
  • Selezione restrittiva degli alimenti (ad esempio mangiare solo pasta al sugo, non mangiare cose verdi ecc…)
  • Fame persistente 
  • Abitudine nel saltare i pasti
  • Episodi di abbuffate (ingestione di cibo fuori dall’ordinario)

Comportamenti aggressivi improvvisi e/o ripetuti

bambino irascibile
  • Aggressione fisica, con calci, pugni e percosse
  • Comportamenti distruttivi su oggetti (rompere i giochi, lanciare oggetti contro il muro)

Irritabilità eccessiva 

  • Il bambino fa capricci continui
  • È sempre nervoso
  • Non rispetta le regole
  • È provocatorio e oppositivo

Ricomparsa di enuresi notturna

enuresi e incontinenza

La perdita di urine a letto dopo i 5 anni potrebbe essere un sintomo di condizioni mediche o stress psicologico.

Incontinenza ed encopresi durante il giorno

Incapacità a trattenere le urine o le feci, successivamente al raggiungimento del controllo sfinterico. 

 

 Sintomi fisici ricorrenti (per i quali è necessario contattare preventivamente il medico di famiglia)

sintomi bambino mal di pancia

Mal di pancia ricorrenti o mal di testa inusuale possono essere sintomo di molteplici condizioni. 

Qualora non sia presente una causa organica, potrebbe essere sintomo di un periodo di stress maggiore e di disagio psicologico.

 isolamento dal gruppo dei pari 

bambino isolato
  • Tendenza del bambino a giocare da solo
  • Non passa tempo con i compagni di scuola (evita i lavori di gruppo, non esce con i compagni di scuola, non cerca contatti)
  • Preferisce passare il tempo libero da solo impegnato in attività individuali (playstation, computer ecc)
  • Ha pochi amici 

Paure e fobie improvvise e invalidanti che condizionano la vita del bambino

Esistono molteplici paure che possono insorgere nel corso dello sviluppo, alcune molto insolite e rare. Tra le più comuni riscontriamo:

  • La paura del buio che gli impedisce di andare a dormire
  • Paura degli spazi chiusi con comportamenti evitanti, come non andare in ascensore, non entrare in stanze piccole o senza finestre
  • Paura degli spazi aperti che limita il coinvolgimento in gite o escursioni

 

Difficoltà nella concentrazione a scuola o durante i compiti a casa

perdita di concentrazione
  • Il diario non è completo
  • I compiti non sono ultimati
  • Il bambino non sa riferire gli avvenimenti scolastici


 Modificazioni Del Ritmo Sonno/Veglia

sonnolenza
  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Risvegli notturni persistenti
  • Bisogno eccessivo di sonno
    (non bastano le solite ore di sonno)
  • Incubi notturni

Difficoltà Nel Momento Della Quotidiana Separazione Dai Genitori In Età Scolare (6-10 Anni)

  • Inserimento scolastico difficoltoso
  • Il bambino è inconsolabile quando ti allontani

Pianto Eccessivo Durante La Giornata O Un Tono Dell’umore Particolarmente Deflesso (Tendente Alla Tristezza)

bambino disperato depressione
  • Profonda tristezza
  • Sentimenti e pensieri di angoscia
  • Pianto inconsolabile

 

È importante sottolineare che possiamo parlare di sintomo solo quando è presente un cambiamento rispetto alla norma.

Supporto psicologico

 

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25 commenti su “Come capire se un bambino vive un disagio?”

  1. Salve un consiglio la mia bambina ha 5 anni e mezzo sta attraversando un periodo delicato come prima cosa non riesce ad andare all’ asilo la mattina poi durante la giornata piange e nervosa non riesce a concentrarsi si arrabbia per ogni cosa ,ha paura….a chi possiamo rivolgerci … grazie

  2. Sono l nonna di una bimba di quasi 5 anni alla quale é stato diagnosticato u lieve ritardo cognitivo ,per questo ha sedute di ortopedia e psicomotricita è gemella e la sorellina è molto precoce

    Ultimamente la piccola è nervosa urla contro i genitori si morde e scaraventa per aria tutto ciò che trova ed è un no continuo ,su tutto
    I genitori reagiscono affidando e urlando e peggiorano la situazione quale
    Possibilità hai di far capire loro che ci vuole pazienza .

    1. Giulia Antognoli

      Buonasera signora Rosalba, ha parlato di queste difficoltà con i genitori e con l’equipe che si occupa della bambina? il suo contributo potrebbe essere molto importante, i nonni fanno parte della vita quotidiana dei bambini e hanno un punto di vista da tenere in considerazione. Ci faccia sapere!

  3. Ciao sono una mamma di una bimba di 4 anni. Figlia unica è molto coccolata anche perché siamo prevalentemente io e il papà a prenderci cura di lei. Negli ultimi tempi faccio fatica a rapportarmi con lei ha crisi di pianto quando le dici di no sfida in continuazione richiede costantemente attenzione ,di giocare con lei non gioca da sola (da sola sta solo davanti alla tv)vorrebbe mangiare in continuazione schifezze tipo lecca lecca cioccolata ecc ma poi lascia lì i pasti(non è mai stata mangiona anzi sotto peso sempre) e chiede un fratello o sorella o qualche amichetto. Sicuramente ha cambiato abitudini perché Ha appena iniziato la scuola materna e perso il suo amichetto del cuore ( per cambio scuola ed incomprensioni con i genitori )quindi è come se la vedessi molto in difficoltà non so come aiutarla perché con questa pandemia fare nuove amicizie è difficile ed i pomeriggi per quanto mi possa impegnare sono lunghi e anche io che lavoro ho bisogno di fare delle cose in casa( il papà è sempre a lavorare e alla sera stanco non gioca molto con lei ne si occupa di lei nanna doccia cena e giochi sono tutti a carico mio )potete darmi qualche consiglio? Grazie

    1. Giulia Antognoli

      Buonasera Claudia, da ciò che ci racconta sua figlia sembrerebbe star attraversando un periodo di cambiamenti: iniziare la scuola matrerna è un momento complicato da gestire, a volte. Inoltre, non dimentichiamoci della pandemia, che complica molto la situazione. Un suggerimento potrebbe essere quello di creare delle routines con vostra figlia, magari la sera quando rientra anche il papà: qualche minuto di gioco e svago insieme potrebbe essere un buon momento da condividere. Trovate del tempo da trascorrere insieme, programmatelo e rispettate i vostri programmi. Se la situazione peggiora, vi consigliamo di rivolgervi ad un professionista per un’indagine più approfondita.

  4. Salve, sono preoccupata per la mia sorellina di 6 anni. Presenta la maggior parte dei comportamenti citati, il motivo è chiaro, si è fatta condizionare da tutta la famiglia, e ora presenta evidentemente dei comportamenti causati tutti dallo stress. La situazione sta peggiorando anche perchè non siamo una famiglia molto messa bene in questo diciamo, anche io sono molto stressata a causa dei miei genitori, fin da sempre. Loro non ne vogliono sapere ma io so per certo che in futuro tutto questo le causerà gravi problemi, non so che fare, vorrei aiutarla in qualche modo, è molto violenta e non ascolta nessuno.

    1. Buonasera,
      ci scusiamo per il ritardo nella risposta e la ringraziamo per averci rivolto questa domanda.
      Comprendiamo la difficoltà della situazione, soprattutto se sua sorella è ostile nel farsi aiutare, tenendo conto della fase evolutiva in cui è, per cui sicuramente non ha ancora sviluppato una regolazione emotiva tanto efficace da comprendere cosa sta vivendo e di conseguenza avere gli strumenti per chiedere aiuto. Se i sintomi che ha notato sono ancora presenti, sicuramente la strada migliore da intraprendere è quella di rivolgersi ad un professionista o alla ASL di appartenenza, sebbene tale richiesta debba essere fatta direttamente dai genitori. Pertanto, le consigliamo di sollevare la questione in famiglia e chiedere di approfondire la sintomatologia di sua sorella.
      Restiamo a disposizione, se necessario anche con un supporto online.
      Il team Ad Hoc.

  5. Buongiorno,
    Sono la mamma di un bambino di quasi 9 anni che sta manifestando assurde fobie (si rifiuta di toccare alcuni oggetti come braccialetti, patatine al formaggio, oggetti di metallo, e obbliga chiunque li tocchi a igienizzarsi, anche urlando, piangendo disperato, e rifiuta il contatto con genitori e sorellina finché non si siano igienizzati o abbiano fatto una doccia). A questo si associa una inspiegabile irritabilità, pianto per futili motivi ed è anche molto distratto: fino a pochi mesi fa faceva i suoi compiti da terza elementare in autonomia, con un eccellente rendimento scolastico, ora invece ha bisogno del supporto di un adulto e di essere richiamato all’attenzione. Ogni giorno ha bisogno di ore per ultimare pochi esercizi e finisce per stare seduto alla scrivania e piangere fino a sera. Le maestre riferiscono che sia diventato molto ansioso. Come posso aiutarlo?

    1. Buongiorno Teresa,
      siamo tremendamente mortificate per aver letto il suo commento solo oggi. Ci scrivete in molti e ci siamo rese conto adesso di alcuni commenti rimasti senza risposta. Nella speranza che il problema sia rientrato, rimaniamo a disposizione per ulteriori domande.

  6. Salve mi chiamo ho un bambino di cinque anni appena compiuti.
    Mio figlio a tre anni gli è venuto il virus intestinale e da lave cambiato tantissimo.
    Nn mangi più nulla solo crostatine,savogliardi,crekers,patate fritte,patatine,biscotti..
    Da quel giorno qualunque cosa che gli dico si arrabbia…
    Prima facevo fatica a farlo andare a scuola ma adesso a da due settimane che nn piange e gli piace la scuola ci va contento.
    La maestra mi ha detto che ora partecipa con i lavori e giochi di gruppo..ma colora poco…

    1. Buonasera,
      la ringraziamo per averci contattati e ci scusiamo per il ritardo nella risposta.
      Da quanto racconta non sembra che il virus intestinale abbia un legame causale con la nuova abitudine di assumere cibo meno sano e sicuramente per lui più invitante; il consiglio è quello di limitare la disponibilità di questo tipo di alimenti e cercare di abituarlo a cibo più sano, per quanto sempre gustoso.
      Il team Ad Hoc.

  7. Ciao sono una mamma di una bimba di 2 anni. La bambina è tranquilla nel suo solito come tutti i bambini gioca, mi fa domande interagisce. Ma da una settimana circa comincia a fare più capricci ma proprio che quando inizia a piangere e urlare non finisce più, mangia meno rispetto a prima, non lo so io mi sto preoccupando perché non capisco cosa possa esserle accaduto. Forse perché le ho detto che aspettiamo un bebè e magari comincia la gelosia? Potrebbe essere? O è piccola per capire questo e potrebbe essere qualche altra cosa..

    1. Buonasera,
      ci rendiamo conto di aver risposto in ritardo a questa domanda e ce ne scusiamo.
      Ci auguriamo che la situazione sia rientrata, soprattutto con la nascita del secondogenito che sicuramente rende la gestione familiare ancora più dinamica. Tuttavia, se dovessero ricapitare situazioni simili, soprattutto con bambini così piccoli, la cosa migliore da sperimentare in prima battuta è cercare di mantenere i ritmi e le routine il più possibile costanti nel tempo, a maggior ragione che tali reazioni sono comparse dopo l’annuncio dell’arrivo di un fratellino; l’obiettivo è sempre quello di prevenire la crisi dei bambini, poiché qualunque sia il motivo, sul momento è sempre difficile riportare la situazione alla calma e può creare un precedente di fronte a degli stimoli altrimenti innocui.
      Rimaniamo a disposizione,
      il team Ad Hoc.

  8. Salve mio nipote 8 anni a novembre è da un po’ di tempo che si sporca sempre lo slip con cacca, ovviamente si sente la puzza continuamente e i compagni un po’ lo prendono in giro…vive con la mamma, mia figlia, il padre vive nella stessa città ma non ci sono rapporti continui ne con il padre ne con i nonni paterni , mentre i suoi amici sono sempre con i padri ,giocano li accompagnano allo sport e lui ne risente molto di questa differenza,io vivo molto distante da loro , può essere che tt questa situazione possa essere la causa di questo problema?

    1. Buonasera,
      ci scusiamo per il ritardo nella risposta, ci scrivete in molti.
      Nel caso in cui la situazione sia rimasta la stessa, ci sentiamo di dirle che la cosa migliore in questi casi sia rivolgersi al pediatra ed escludere delle intolleranze prima di giungere a conclusioni più complesse, a maggior ragione che il bambino, comprensibilmente, inizi a sperimentare situazioni imbarazzanti associate a tale problematica.
      Nella speranza che la problematica sia rientrata, rimaniamo a disposizione.
      Il team Ad Hoc.

  9. Scavazza Isabella

    Ho un grosso problema con il mio bimbo di 10 anni a volte ha una fame eccessiva ,mangia fuori orario ,sceglie i cibi a cui lui piace di più.lo vedo sempre nervoso rompe ogni cosa che gli capita in mano come il cellulare o giochi o oggetti a volte si fa anche le feci addosso raramente ma succede .molte volte si mette a letto a dormire al pomeriggio e raramente quando gli chiediamo di uscire vuole rimanere a casa .passa la maggior parte del pomeriggio sera al computer cosa posso fare .a volte mi dice che si annoia e non sa che cosa giocare .gli dico sempre di giocare nel cortile di casa con le macchinine o con suo fratello che ha 12 anni ma non vuole.mi dia lei un consiglio da seguire .do che mio.figlio ha un disturbo cognitivo lieve e è sotto neuropsichiatra del mio paese

    1. Buongiorno Isabella,
      grazie per essersi rivolta a noi. E’ difficile poterle dare un suggerimento pratico ed immediato senza conoscere direttamente i fatti: tanti possono essere gli elementi che scompensano un bambino dell’età e con le difficoltà di suo figlio.
      Sicuramente un’indicazione utile è quella di rinforzare il più possibile tutti i momenti in cui il bambino assume atteggiamenti funzionali e positivi e cercare di dare meno peso a quelli più difficili da gestire. La situazione però è delicata, pertanto la cosa migliore è rivolgersi al neuropsichiatra che ha in carico la situazione e cercare di ottenere un aiuto da parte sua. Se già non l’avesse fatto, chieda se ha diritto l’attivazione dell’assistenza domiciliare S.A.I.S.H. ed eventuali contatti di professionisti (psicologo, TNPEE, logopedista, se necessari) che possano aiutarvi nella terapia e nella gestione quotidiana del bambino. Da soli è davvero molto difficile.
      Rimaniamo a disposizione,
      il team Ad Hoc.

  10. salve. sono mamma di 2 bimbi, la femminuccia di 6 e il maschietto di 5. la primogenita ha sempre mostrato da piccola un continuo pianto nel dire le cose, io sono una mamma molto presente nella sua vita, le parlo di tutto e non le nascondo nulla, e voglio che lei si fida di me e che a suo modo mi confida tutto quello che succede a scuola. è molto emotiva ed empatica. e purtroppo piange per ogni cosa, per un film, cartone, se mi deve dire che è successo una cosa, si arrabbia facilmente col fratellino, lo picchia a volte mentre a scuola è scostante da tutti e se le capita qualcosa non si difende. mentre il maschietto è più riservato con le parole e gesti d’affetto. Da fastidio continuamente come una lotta continua a dire xhe una cosa non si fa e lui puntualmente a sfidare. a volte non so se sono sbagliata io o c’è qualcosa che ho peccato. mi potete aiutare. grazie

    1. Buongiorno,
      è comprensibile la sua posizione per cui si domanda se è lei ad aver sbagliato qualcosa; di fatto sono tante le fasi che un bambino passa e diversi gli ambienti che frequenta, da cui possono scaturire diverse interpretazioni del mondo e diverse reazioni.
      Sua figlia assume atteggiamenti apparentemente molto diversi nell’ambiente familiare (empatica e comunicativa con lei, aggressiva con il fratellino) e scolastico (scostante e non reattiva), tuttavia si può notare una difficoltà della gestione emotiva laddove la bimba si rapporti a persone diverse da lei, che è la mamma e che sicuramente ha compreso il modo con cui interagire con sua figlia. Questo non significa che tutti gli altri sbagliato, piuttosto può essere sintomatico del fatto che la bambina non abbia capito come generalizzare il modo di interagire con lei, agli altri contesti di vita. Il fatto che pianga spesso quando le riferisce le cose, inoltre, manifesta una ancora scarsa comprensione delle emozioni interne. Le consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di lavorare con sua figlia sul riconoscimento e sulla regolazione delle sue emozioni, sull’autostima della bambina e sul modo di quest’ultima di rapportarsi agli altri: provi ad esempio ad ignorare, per quanto possibile, il comportamento aggressivo con il fratello, favorendo invece attività insieme che possano premiare entrambi e alimentare un ambiente familiare positivo e allargato, piuttosto che dualistico tra voi due.
      Sperando di essere state di aiuto, rimaniamo a disposizione.
      Il team Ad Hoc.

  11. Buonasera sono mamma di tre figli uno di 15 e due gemelle di 6 da un paio di mesi non vivo più con il padre dei bambini..ci stiamo separando anche se lui c’è quasi sempre quando non lavora… Da qualche settimana una delle bambine piange per entrare a scuola fino all’arrivo è tranquilla ma poi non vuole salire in classe a scuola le insegnanti mi hanno detto che a volte si mette con le braccia conserte e il viso coperto e piange e non c’è modo di farle dire che ha fatto e perché piange… Quando torna a casa spesso le chiedo come mai ha pianto e lei mi dice che non voleva fare qualcosa a scuola la rassicuro ogni volta che succede dicendole di dire alle maestre se non vuole fare qualcosa che non succederà nulla ma lei poi rifà lo stesso il giorno dopo. Si lamenta spesso che ha mal di pancia o a volte mal di testa mangia meno durante i pasti la sera si addormenta serena e dorme tutta la notte. Non so che pensare forse ha capito che c’è qualcosa che non va tra me e il papà? Che devo fare sono preoccupata.grazie

    1. Giulia Antognoli

      Gentile signora, la ringraziamo per averci scritto. Ci dispiace per il periodo complesso che sta vivendo sua figlia. Non possiamo sapere, da queste poche righe, se sua figlia ha consapevolezza del problema tra voi genitori. Probabilmente, se il clima in casa è teso, potrebbe comportare confusione e difficoltà a comprendere e gestire le proprie emozioni. Avete parlato con i vostri figli della separazione in corso? Se non sapete come comunicarlo e quando, vi suggeriamo di chiedere consiglio ad un professionista dell’età evolutiva che saprà indirizzarvi al meglio. Rimaniamo a disposzione per consulenze, anche online. Un caro saluto, il team.

  12. Salve, sono mamma di un bambino di 20 mesi, figlio unico, che da un mese circa ha iniziato ad essere molto aggressivo e nervoso. E’ sempre stato un bambino vivace e impegnativo, ma adesso è diventato troppo difficile gestirlo. Ogni volta che devo cambiargli il pannolino, vestirlo, farlo salire in macchina etc… mi tira i capelli, mi da schiaffi e si mette a piangere e urlare. Anche di notte ha ricominciato a svegliarsi molte volte e cerca continuamente la tetta, urla di continuo nel chiederla. In casa nessuno adotta violenza, e al nido ci dicono che tutto va bene a parte una piccola regressione dopo le vacanze di natale (mi cerca durante il pisolino). Cosa stiamo sbagliando? E’ un periodo davvero tosto, siamo distrutti fisicamente ed emotivamente perchè non riusciamo più ad avere una vita tranquilla nè in casa nè fuori. La ringrazio in anticipo per la sua risposta, saluti.

    1. Giulia Antognoli

      Gentile signora, ci dispiace per il periodo difficile. Sentirvi distrutti fisicamente ed emotivamente è normale in queste circostanze. Attraverso un semplice commento è difficile potervi dare consigli o strategie, perchè bisognerebbe prima capire qual è il problema. Vi suggeriamo, pertanto, di rivolgervi come prima cosa al/alla pediatra di vostro figlio, per capire se ci sono dei fastidi fisici che possono portare a questo cambiamento comportamentale. Se così non fosse, potete rivolgervi ad un professionista della vostra zona (psicologo dell’età evolutiva con esperienza con bambini così piccoli) per poter valutare il comportamento del bambino e le dinamiche con voi genitori. Un caro saluto

  13. Salve, sono la mamma di una bambina di 8 anni frequentante la terza elementare. È la più piccola della classe. ha fatto 8 anni a gennaio mentre gli altri stanno già compiendo 9 anni. Molto minuta è delicata dimostra anche meno anni. Ha un buonissimo rendimento scolastico, suona uno strumento musicale da quando aveva 4 anni, fa danza due volte la settimana, quindi tante occasioni sociali, la domenica,mentre il papà sistema in casa la porto spesso al mare anche durante l’inverno. scrivo perché nonostante le sue capacità empatiche e sociali, a scuola non ha molto “successo” relazionale, spesso si lamenta del poco rispetto da parte dei suoi compagni, della difficoltà a far accettare le sue proposte di gioco, del fatto che viene trattata come una pupetta etc. in effetti non riscontra queste difficoltà nell’ambiente degli studi musicali, dove coi coetanei ha instaurato relazioni con più facilità. a casa è una tragedia fare i compiti, ci impiega moltissimo e non è certo dovuto a problemi nell’apprendimento ma piuttosto ad una specie di anarchia temperamentale di cui hanno parlato anche le maestre alla materna. a scuola prende10 e anche 10 e lode alle interrogazioni ma nella condotta si mostra a volte polemica con le insegnanti, come con me e un po riluttante a seguire le regole come stare seduti, lei mi riferisce che essendo bassottina ha bisogno di alzarsi. attualmente andiamo da una logopedista e sto aspettando la compilazione di questionari da parte delle maestre per valutare questa lentezza nello svolgere quello che le viene richiesto con la neuropsichiatra infantile, che come un’altra psicologa mi aveva detto che non vedeva problematiche rilevanti, ma per togliere qualsiasi dubbio ci ha somministrato da compilare noi e la scuola.

    1. Giulia Antognoli

      Buonasera signora, da ciò che ci scrive sembrerebbe che vostra figlia stia manifestando alcune difficoltà. Coinvolgere la logopedista ci sembra un ottimo inizio. Ci piacerebbe poterla aiutare al meglio e indirizzarla verso il percorso più appropriato: può prenotare una consulenza sul sito https://www.miodottore.it/strutture/neuropsicologia-ad-hoc. Il nostro team sarà lieto di rispondere a tutte le domande! Un caro saluto, il team

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